Per il Consiglio di Stato le ragazze e i ragazzi stranieri possono accedere al servizio civile nazionale

Per il Consiglio di Stato le ragazze e i ragazzi stranieri possono accedere al servizio civile nazionale

La soddisfazione dell’Arci
 
Il Consiglio di Stato, con il Parere depositato il 9 ottobre,  richiesto dall'Ufficio legislativo del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha di fatto bocciato, per contrasto con la legislazione comunitaria,  la norma che limita ai soli cittadini italiani la partecipazione ai bandi per il servizio civile nazionale. Secondo il Consiglio di Stato, infatti, il competente Dipartimento deve emanare i due bandi straordinari  non applicando l’articolo 3, comma 1, del ddl 77 del 202, consentendo così anche ai cittadini stranieri di accedere al servizio civile.  
 
Si tratta di una decisione importante,  che pone fine a una chiara violazione del principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione e di una precisa indicazione perché, nella riforma della legislazione sul terzo settore in corso di realizzazione, sia previsto l’accesso al servizio civile universale per tutti i cittadini, italiani e non, che presentino i requisiti necessari.  
 
Consentire alle ragazze e ai ragazzi stranieri di prestare servizio in progetti utili per la comunità è il modo migliore per investire sul futuro del nostro Paese e per superare divisioni e discriminazioni. Per questi motivi ci auguriamo che Governo e Parlamento tengano conto del parere del Consiglio di Stato e che vengano finalmente eliminati già col primo bando straordinario quei vincoli che fino ad oggi hanno impedito l’accesso dei cittadini stranieri al servizio civile.
 
Roma, 10 ottobre 2014 - arci.it