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“Rosso di Syria” della Compagnia Teatrale “Terra Vergine” è una storia tra migliaia di storie, una storia di guerra, ma soprattutto di solidarietà femminile. Tre donne: una giornalista italiana, una madre curda ed una ribelle creano uno spiraglio che permette al pubblico di spiare un momento della loro vita e della loro quotidianità.
Donne comuni che vivono in un contesto difficile, la situazione Curda Siriana diventa così una traccia che ci aiuta a dare valore alla vita. Un racconto che parte dall’anima e che all’anima della gente vuole arrivare.
Testo: Chiara Porcu
Regia: Teodoro Bungaro
Interpreti : Federica Barbaglia, Giulia Berto, Sabrina Scolari
Violinista: Enrico Belzer
“Ogni volta che guarderai la tua cicatrice ti ricorderai della donna forte che sei e la mostrerai con orgoglio al mondo intero. Perché cuore e cervello non tracciano frontiere..non dimenticarti di amare splendida creatura perché domani tu sei viva.”
Sinossi:
“Rosso di Syria La guerra che non si vede” è uno spaccato di vita quotidiana, un momento della giornata, la
pagina di un libro: è la storia di donne e di uomini, di paesi, di relazioni, di amore.Tre donne: una giornalista italiana, una madre curda ed una ribelle creano uno spiraglio che permette al pubblico di spiare un momento della loro vita e della loro quotidianità. Attimi difficili in cui la giornalista italiana cercherà di capire la situazione di un paese devastato dalla guerra, compiendo così un viaggio alla scoperta non solo della Syria, ma anche di se stessa, dalle paure più profonde agli affetti più cari.
La situazione Curda Siriana diventa così una traccia che ci aiuta a dare valore alla vita.
Una storia d’amore, dunque, che parte dall’anima e che all’anima della gente vuole arrivare.