Presentazione del libro "Neri come l'inferno liberi come l'aria" al Caffé Basaglia

Presentazione del libro "Neri come l'inferno liberi come l'aria" al Caffé Basaglia

Creato: Mon, 19/03/2012 - 11:52
di: Torino
Quando:
Thu, 22/03/2012 - 20:30
Presentazione del libro "Neri come l'inferno liberi come l'aria" al Caffé Basaglia

Il libro Neri come l'inferno liberi come l'aria di Annalisa Bertrand è un diario giornaliero scritto a Mokalì, un quartiere di circa 35.000 abitanti della cintura di Kinshasa, la capitale della repubblica democratica del Congo, in due mesi trascorsi nell'estate del 2010 e del 2011. La repubblica democratica del Congo, ex Zaire è patria di diamanti, di scontri, guerre e povertà, di una natura tanto rigogliosa quanto di una fame tanto aspra, più della metà della popolazione soffre infatti di malnutrizione. In questo quartiere, un tempo popolato di sola foresta, da quarant'anni opera una suora missionaria della congregazione delle suore Giuseppine di Torino, Suor Diomira che ha costruito nel tempo un ospedale, una casa di accoglienza per bambini orfani, dispensari medici, aule scolastiche e ha permesso tante adozioni a distanza dei bimbi del quartiere.

Il mio nome è Annalisa, sono una maestra di scuola dell'infanzia con tre grandi passioni: i bambini, i viaggi e la scrittura. Scrivo in ogni viaggio che faccio, dai viaggi per piacere, a quelli per volontariato, scrivo perchè adoro rileggere dopo del tempo le emozioni fresche ed autentiche provate; definisco questa sensazione "simile alleffetto ipnotico del cercare oggetti vecchi in una soffitta polverosa". I miei scritti però non hanno nulla di pretenzioso, anzi sono appunti emotivi, sguardi, riflessioni ad alta voce messe su una pagina bianca.
Viaggio per piacere, perchè ho la fortuna di essere in questa parte del mondo privilegiato, che ti permette di fare, di conoscere, di esplorare, per cerco di farlo in modo responsabile, amo conoscere altre culture e avvicinarmi con rispetto ad esse, aiutando se possibile in qualche cosa di pratico.
Adoro i bambini perchè sono il modo pi sano per conoscere altre fette di mondo senza pregiudizi, senza barriere, con naturalezza e semplicità.

Da questi appunti ne è nato un libro, la casa editrice "Edizioni punto a capo" l'ha pubblicato condividendone la causa benefica e il Dottor Patrizio Righero ne ha curato la prefazione. Proprio Righero in una presentazione ha definito il libro uno "sguardo intimo e femminile" in una realtà di degrado e povertà, nello scorrere lento di giornate dentro e fuori le mura del piccolo orfanotrofio.
Suor Diomira e i bambini sono i protagonisti di questo viaggio, che per me ha rappresentato tanto un pugno in pieno petto, quanto la più tenera delle carezze, un confronto, una crescita, una casa in cui tornare.
Neri come l'inferno, liberi come l'aria: il titolo del libro è forte e provocatorio, uno schiaffo, un graffio, un urlo. Vuole destare l'attenzione, colpire, far pensare proprio a quell' inferno quotidiano che molti africani vivono con dignità e fierezza spingendoci a rivalutare i nostri canoni esistenziali. Sicuramente per me, un punto di partenza per altri obiettivi futuri volti in questa direzione, con la speranza che molti lettori, si avvicinino a questo piccolo grande scorcio di umanità congolese, tramite questo diario al femminile dalla pagine nere.

"Un graffio, un urlo. Non me ne vogliano i miei amici africani, in Congo ho trovato la parte più intima di me, quella più nera".

Ingresso libero riservato ai soci ARCI.

Scheda Circolo.