La storia di Luis Destyno si può racchiudere in poche ma efficaci parole: "Cabaret, musica e rivoluzione". Il destino di questo cantautore è racchiuso in una frase del Maestro Mogol in cui parla di uno stile "bastard folk"; accompagnato da un trio ormai da anni, con questo ha girato in lungo e in largo la nostra penisola riempendo così quel bagaglio di esperienze (apertura concerto a Marco Carena, Stefano "Cisco" Bellotti e Mannarino, premio Mogol come gruppo rivelazione, collaborazione ed esibizione con Francesco Monetti dei MSR, tour al sud dove ha riscosso un inaspettato successo di pubblico e critica e svariate date per in vari Circoli ARCI del Piemonte) che porta con orgoglio in ogni sua esibizione.
Il 2011 è l'anno della svolta. Luis Destyno decide di mettere nel calderone un repertorio tutto o quasi in acustico e di portare con sé a seconda delle proprie esigenze musicisti con cui collabora da sempre. La particolarità del repertorio sta nella selezione dei pezzi proposti i quali oltre ad essere delle cavalcate da traino sono pezzi che in qualche maniera hanno accompagnato e influenzato artisticamente il nostro cantautore.
Oltre naturalmente a proporre brani scritti di proprio pugno, si salirà su un treno carico di
"Quarant'anni" (Cisco)
"Ce un re"(Nomadi)
"Statte zitta" (Mannarino)
"Serenata di strada"(MCR) e tanti altri.
Ingresso libero riservato ai soci ARCI.