Io sono la luna - Percorsi sull'obesità @CamaLeOntikA

Io sono la luna - Percorsi sull'obesità @CamaLeOntikA

Creato: Tue, 25/11/2014 - 22:14
Quando:
Sat, 29/11/2014 - 21:00
Io sono la luna - Percorsi sull'obesità @CamaLeOntikA
Io sono la luna - Percorsi sull'obesità @CamaLeOntikA

Terzo appuntamento al Teatro Magnetto di Almese all'interno della rassegna artistica CamaLeOntikA!!

IO SONO LA LUNA
Percorsi sull'obesità

Sabato 29 novembre - ore 21
Teatro Magnetto - Via Avigliana 17, Almese

Scritto e diretto da Savino Genovese
Con Viren Beltramo e Savino Genovese
Costumi di Roberta Vacchetta

NOTA DI REGIA
“Perchè fare uno spettacolo sull’obesità? Siamo davvero così ciccioni, così sfacciatamente grassi? Forse dovreste fare uno spettacolo sul sovrappeso, mi disse una volta un amico. Perché? Chiesi io. E lui, perché “obesità” è una parola troppo grossa. Obesità è una parola troppo grossa, beh non c’è che dire, il mio amico aveva ragione. Obesità è una parola pesante da ascoltare, è un argomento ingombrante, meglio non menzionarla affatto, perché parlarne? Pensavo: “L’obesità non mi appartiene, non ne sono toccato, posso guardarla dal di fuori, con un occhio distaccato”. In seguito, durante lo studio dell’argomento e la stesura del testo, mi sono reso conto che “l’obesità” mi appartiene, anzi appartiene a tutti. Tutti ne siamo contagiati. Dall’infanzia all’adolescenza, dall’età adulta alla vecchiaia. In quello che mangiamo, nei rapporti con gli altri, nel modo in cui viviamo soprattutto. Non potevo che non rapportarmi con il momento più critico della vita di un uomo: l’adolescenza. Si dice spesso che l’adolescente non è né carne né pesce, trovo che questo esempio sia esplicativo. In questa età si fanno le prime scelte, nascono i primi amori, si decide cosa fare da grandi, ma anche, e non meno importante, si decide cosa mangiare”.

MESSAGGIO
Io sono la luna è uno spettacolo che non offre soluzioni, informa. Aspetti autobiografici scritti da chi sa cosa significa essere stato un ragazzo obeso si mescolano a testimonianze, studi, dati, rilevazioni per raccontare la storia di un uomo e una donna che vivono il proprio percorso sull’obesità in maniera speculare. Sergio, obeso solo da ragazzo e Melania, obesa solo in età adulta, hanno due vite e due caratteri molto diversi. Entrambi offrono allo spettatore un fitto ventaglio di punti di vista su uno dei mali più pericolosi e ignorati del nostro tempo.

ESTRATTO
"Io sono la luna" ecco cosa dicevo ai miei compagni di classe il giorno di carnevale del 1988. Volevo fare la luna. Avevo creato una sorta di enorme palla gialla. Era fantastica. L'avevo fatta tutto da solo. Mi ci sono infilato e mi sono anche truccato come Pierrot per sembrare malinconico. Come la luna. Avevo fatto anche qualche cratere qua e là. Era un costume perfetto. Mi ero messo d'accordo con Melania, la mia compagna di banco: se io avessi fatto la luna lei avrebbe fatto il sole. E così andò. Ma quando stavo per uscire, tutto tronfio nel mio costume, mio padre mi disse:
"Perché sei vestito come zio?"
"Ma io sono la luna" dissi. E mio padre fece un sorriso e mi salutò. Avrei dovuto capirlo ma non ci feci caso ed andai al carnevale dove ad aspettarmi c'era la gara per il miglior costume.
"Io sono la luna" e ci credevo.
"Bello questo costume da ciccione" disse un mio compagno di classe
"Non sono vestito da ciccione" dissi.
"Che lardo ragazzi!" intervenne un altro. Non era possibile, erano tutti talmente convinti che il mio fosse il costume dell'obeso che ne fu convinta anche la giuria e alla fine mi fecero vincere.
"Il premio per il miglior costume di carnevale 1988 va a Sergio Imparato, un applauso! Caro Sergio, ti sei ispirato a qualche personaggio del paese per il tuo costume?" mi chiese la presentatrice.
"No" risposi io.
"E' un personaggio inventato?"
"Sì"
"E come si chiama?"
"Il ciccione lunatico".
Però io volevo fare la luna.

Dati sull'obesità
"In Italia oggi, ci sono 5.800.000 persone obese e 20.500.000 persone in sovrappeso. Nel mondo oggi, ci sono 300.000.000 di persone obese e più di 1 miliardo di persone in sovrappeso. Il sovrappeso e l'obesità costituiscono uno dei più importanti problemi di salute pubblica per l'uomo del terzo millennio. Non c'è nessuna nazione al mondo in cui l'obesità non sia in aumento. L'epidemia si propaga a gran velocità. E la cosa più spaventosa è che fino ad ora nessuno è riuscito a fermarla."
(Stephen Roessner, Presidente dell'Associazione Internazionale Studi sull'Obesità)
"In Italia oggi, muoiono 57.000 persone all'anno per obesità e l'obesità costa allo Stato 23 miliardi di euro all'anno."
(Rapporto sull'obesità, Istituto Auxologico Italiano)
"Nel mondo muoiono di fame 800 milioni di persone all'anno e più di 1 miliardo di persone all'anno muore per cattiva alimentazione."
(William Reymond,Toxic, Ed. Nuovi Mondi)
" Il 24% dei bambini italiani sono in sovrappeso e il 13% sono obesi. In Piemonte 3 bambini su 10 presentano un eccesso di peso."
(ASL TO4, Okkio alla Salute)

RICONOSCIMENTI
Segnalato all’unanimità dalla giuria del Festival Giocateatro 2011 della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino per l’elevata qualità artistica del progetto.
Semifinalista al Roma Fringe Festival 2013.
Selezionato nella decina dei migliori spettacoli italiani dal 32° Festival Nazionale di Teatro Ragazzi di Padova.
Finalista del Premio L'Inutile del Teatro - SEZIONE ADULTI di Padova.
Utilizzato, nel marzo 2014, dalla Radio Televisione Svizzera, nel programma Falò, per un documentario sull'obesità, distribuito su scala nazionale. (link al servizio: http://www.rsi.ch/la1/programmi/informazione/falo/tutti-i-servizi/Ho-fam...)

Recensioni
" Lo spettacolo mi ha toccato molto, da ex-obesa ho rivissuto tante situazioni e ingiustizie del passato. Loro lavorano con i "gonfiabili", li hanno letteralmente montati addosso e durante ogni parte di spettacolo ingrassano e dimagriscono a vista d'occhio! Fosse così facile... che bello sarebbe. Le situazioni che presentano sono "reali", nel senso che chi soffre di obesità spesso le vive nel quotidiano. (...) Trovo che sia portato in scena con la sensibilità di chi ha cognizione di causa e capisce cosa e come si vive da obesi."
Rossana Rossi, tratto dalla rivista dell'ASIPAO (Associazione della Svizzera Italiana Persone Affette da Obesità)

"Io sono la luna, in semifinale al Roma Fringe Festival, è un’ondata di tenerezza. Il principale merito dello spettacolo è senz’altro la capacità di trasformare il disagio in pura poesia. I costumi che ingombrano i movimenti dei due attori creano movimento scenico col loro gonfiarsi e sgonfiarsi, e alla fine Sergio e Melania sembrano quasi “fluttuare” nonostante l’ingombro. Ma non solo: con grande leggerezza (in contrasto col “peso” dei protagonisti e dei loro bagagli) si cerca di far passare il concetto che “siamo tutti obesi” di qualcosa, non necessariamente di cibo, e che buona parte delle responsabilità dello stato di una persona obesa non siano da attribuirsi a cattiva volontà ma ad educazione, malattia, grettezza della società in cui viviamo. Io sono la luna dimostra che si può fare teatro sociale con modestia e levità, se si hanno buone idee e bravi attori a disposizione.”
(tratto dalla recensione di Maria Lucia Schito, disponibile su Recensito)

“Due amici, Sergio (Savino Genovese) e Melania (Viren Beltramo), lui obeso in infanzia e lei in età adulta, raccontano due prospettive differenti di un male comune. Un atto di denuncia che ricerca le cause più profonde nelle dinamiche familiari, relazionali e nei meccanismi economico-finanziari. Le loro fragili prospettive sono punto di partenza di un più complesso sviluppo drammaturgico incentrato su testimonianze, dati e studi. Il duo Genovese-Beltramo denuncia una ferita che ha radici tutte italiane, con tanto di statistiche alla mano (per esempio, 44 italiani su 100 sono affetti da obesità e gravano sulla spesa sanitaria nazionale). Il retaggio del dopoguerra e il conseguente “boom economico” sono fattori edificanti del radicarsi di questa piaga sociale. L’abbondanza assume toni imperativi e determina status sociali. La rivalsa rispetto allo stato di povertà si trasforma in una condizione di sudditanza al consumismo. L’artefice del processo persuasivo è la televisione, la scatola subdola che agisce sull’inconscio dell’adulto e sul desiderio del bambino. Sulla base di tali congetture, i due brillanti interpreti, tra momenti di effervescente comicità e frangenti di amara consapevolezza, catturano totalmente lo spettatore. Obesità è una parola “ingombrante”, svela sovrabbondanze emotive e sociali. Romantico, malinconico, divertente, toccante e forse inaspettato, ”Io sono la luna”, scritto e diretto da Savino Genovese, è un percorso dentro e fuori l’obesità.”
(recensione di Caterina Matera, disponibile su Dramma.it)

BIGLIETTI
I biglietti si possono acquistare direttamente in Teatro Magnetto (Via Avigliana 17, Almese) la sera dello spettacolo a partire dalle ore 20:00.
I posti non sono numerati.
Intero 8,00 €
Ridotto 4,00 €
Hanno diritto al biglietto ridotto i bambini fino a 12 anni non compiuti e gli over 65. farà fede il documento d'identità.

info: fabulamail@gmail.com - movavigliana@gmail.com