Nato a Torino nel 1952, fin da ragazzo Flavio Bonifacio ha cominciato a scrivere poesie e canzoni. Laureato in filosofia, si occupa per mestiere di ricerche di mercato attraverso la sua azienda Metis Ricerche. Nel 2000 ha esordito con il disco autoprodotto Gas, al quale... è seguito nel 2004 Ruggine industriale (ancora autoprodotto). Hanno partecipato a questi suoi lavori alcuni tra i migliori musicisti della scena torinese, quali Pino Russo alla chitarra, Diego Mascherpa al sax, Dino Contenti al contrabbasso. Nel dicembre 2005 ha vinto con la canzone Gas il Premio Molecole di Musica, risultando l'artista più votato dalla Giuria composta da Ernesto Bassignano, Marco Ciari, Stefano Giaccone, Franco Lucà, Giordano Sangiorgi e Marinella Venegoni. Nell'autunno 2009 ha presentato al FolkClub di Torino il singolo BlusaFrescoLana, pubblicato per l'occasione in edizione speciale. Attualmente sta lavorando al nuovo album Di ritorno dal futuro, nel quale ha raccolto le esperienze della sua Langa, sulle tracce di Pavese e di Fenoglio.
Da alcuni anni Flavio porta instancabilmente in giro le sue storie in spettacoli dove, tra una canzone e l'altra, fanno capolino siparietti stralunati e surreali che mettono insieme l'Orlando Furioso e Fenoglio, l'isola Gallinara e il '68, la cacca e Chandler.
Vogliamo concludere questa presentazione con le belle parole scritte da Davide Valfrè del Folkclub di Torino:
"Ma esiste poi davvero una scuola piemontese? Non ne esiste una genovese, a dispetto delle convinzioni dei più, figuriamoci se ne esiste una piemontese! Esiste però un filo sottile, come un'aria di famiglia, un marchio di fabbrica che unisce artisti tra loro anche molto diversi e distanti nel tempo: Fred Buscaglione, Gipo Farassino, i due fratelli Conte, Gian Maria Testa e... Flavio Bonifacio. Una specie di piemontesità della canzone, che mischia certi accenni francesi, uno sguardo particolare su un'America mitizzata e favolistica, una nostalgia agrodolce del mare che qui non c'è e bisogna passare l'Appennino per arrivarci, una scorza burbera su un'anima gigiona, atmosfere fumose e gli immancabili baffi."
Sabato 10 marzo 2012, ore 21.30.
Ingresso libero riservato ai soci ARCI.