Israele: detenuto in sciopero della fame rischia la morte nel centro medico di una prigione
Data di pubblicazione dell'appello: 14.06.2012
Mahmoud al-Sarsak, calciatore palestinese in sciopero della fame, è a grave rischio di morte ma le autorità israeliane si rifiutano di concedergli il ricovero in un ospedale, dove potrebbe ricevere le cure di cui necessita.
Il 6 giugno un medico indipendente dell'organizzazione Medici per i diritti umani - Israele (Phr) è stato autorizzato a visitare Mahmoud al-Sarsak, per la prima volta da quando ha iniziato lo sciopero della fame, il 19 marzo. Un medico ha visitato Mahmoud al-Sarsak e un altro detenuto palestinese in sciopero della fame presso il centro medico del Servizio delle prigioni di Israele (Ips) a Ramleh. Ha affermato che entrambi i prigionieri sono in grave pericolo di vita e ha chiesto con insistenza il loro immediato trasferimento in un ospedale civile per ricevere le cure specializzate di cui hanno bisogno con urgenza.
Dal 6 giugno Mahmoud al-Sarsak è stato portato in ospedali civili per tre volte, dopo aver perso conoscenza, ma è stato sempre rimandato nella struttura medica dell'Ips.
Il dottore del Phr ha riferito che l'Ips gli ha negato l'accesso alla cartella clinica di Mahmoud al-Sarsak. Ha costatato che ha perso un terzo del suo peso, che spesso perde conoscenza e che ha problemi di memoria. Soffre anche di un'aritmia cardiaca che aggrava ulteriormente il suo quadro clinico. Continua a non poter avere contatti con la famiglia. La sola cosa che è riuscito a fare, da quando si trova al centro sanitario dell'Ips, è inviare qualche messaggio alla sua famiglia attraverso gli operatori della Croce Rossa e gli avvocati.
Mahmoud al-Sarsak è stato arrestato senza accusa il 22 luglio 2009 e dal 19 marzo 2012 porta avanti uno sciopero della fame per protestare contro la sua continuata detenzione senza che nei suoi confronti sia stata formulato un capo di imputazione. Membro della squadra nazionale di calcio palestinese dalla Striscia di Gaza, il suo ordine di detenzione è stato rinnovato per ultima il 1° marzo 2012. A differenza di altri prigionieri sottoposti a detenzione amministrativa che hanno portato avanti prolungati scioperi della fame, non ha raggiunto un accordo con le autorità israeliane, il 14 maggio, e ha continuato con la protesta chiedendo la sua immediata liberazione. È detenuto in base alla legge sulla "carcerazione dei combattenti illegali", a cui Israele attualmente ricorre per sottomettere persone della Striscia di Gaza a detenzione amministrativa per un tempo indeterminato.
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Deputy Prime Minister and Minister of Defence
Ehud Barak
Ministry of Defence
37 Kaplan Street, Hakirya
Tel Aviv 61909, Israel
Fax: +972 3 69 16940 / 62757
Egregio ministro,
sono un simpatizzante di Amnesty International, l'Organizzazione internazionale che dal 1961 lavora per difendere i diritti umani in ogni parte del mondo in cui vengono violati.
La esorto a garantire che Mahmoud al-Sarsak, ed eventuali altri prigionieri in sciopero della fame prolungato, siano immediatamente ricoverati in ospedale per ricevere le cure mediche specialistiche urgenti, disponibili solo negli ospedali civili.
La invito a non sottoporre questi uomini o qualsiasi altro detenuto o prigioniero a trattamenti crudeli, disumani e degradanti, come tenere ammanettati i detenuti che sono o sono stati in sciopero della fame.
Le chiedo di rilasciare immediatamente tutte le persone sottoposte a detenzione amministrativa, tra cui Mahmoud al-Sarsak, a meno che non siano immediatamente accusate di reati internazionalmente riconosciuti e portate in giudizio davanti a un tribunale nel rispetto degli standard internazionali del giusto processo.
La ringrazio per l'attenzione.