ARCI Cuneo Monviso

COMUNICATO STAMPA

ARCI Piemonte esprime piena solidarietà nei confronti del movimento studentesco in riferimento ai fatti accaduti nella giornata di venerdì 5 ottobre, a Torino come in altre città italiane.

Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un uso indiscriminato e sconsiderato della violenza  da parte delle forze dell'ordine, da considerare ancora più grave perchè perpetrato ai danni di giovani studenti, in larga parte addirittura minorenni.

La nostra associazione ritiene opportuno ribadire di non essere d'accordo con le frange violente che si inseriscono di volta in volta all'interno di manifestazioni pacifiche , come in questo caso, giusta espressione di un condiviso e sentito malessere popolare.

Nel contempo vogliamo però esprimere con forza la nostra vicinanza a chi cerca di esprimere la propria opinione ed il proprio dissenso manifestando in forme assolutamente pacifiche e civili.

Assistiamo ormai da troppo tempo allo stesso copione: una piccola minoranza provoca e le forze dell'ordine aggrediscono il corteo non violento.

Sottolineiamo anche che questi fatti non sono per niente isolati e che , a partire da Genova 2001 ,si sta assistendo ad un progressivo aumento di violenza da parte delle forze di polizia nei confronti, di volta in volta, di operai, pastori, terremotati, no global, no tav, studenti, disoccupati ed altri.

Come non stare dalla parte dei giovani, dei loro problemi e delle loro preoccupazioni per un presente assolutamente deficitario e per un futuro che si prospetta sempre più buio e completamente privo di prospettive ?

Chiediamo a questo Governo e alle forze politiche di intervenire in modo concreto, con provvedimenti quali ad esempio l’introduzione dei numeri identificativi per le forze dell’ordine in assetto anti sommossa, affinché tali episodi di abuso e di violenza indiscriminata, non si ripetano più nel nostro Paese.

Giancarlo Pizzardi, Presidente Regionale ARCI Piemonte

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http://firmiamo.it/numeri-identificativi-per-la-polizia-in-antisommossa