#Elezioni La scommessa dell’Arci: contribuire al rinnovamento sociale e politico anche dall’interno delle Istituzioni

#Elezioni La scommessa dell’Arci: contribuire al rinnovamento sociale e politico anche dall’interno delle Istituzioni

Creato: Thu, 17/01/2013 - 12:01
di: Piemonte
#Elezioni La scommessa dell’Arci: contribuire al rinnovamento sociale e politico anche dall’interno delle Istituzioni

Le prossime elezioni politiche e quelle regionali segneranno un passaggio epocale nella storia del nostro Paese.
L'esito finale sarà di un’importanza eccezionale e indicherà in quale direzione gli italiani vorranno superare la crisi. Esito non scontato, tanto che alcune previsioni valutano una possibile difficoltà per il centro sinistra (attualmente in vantaggio alla Camera secondo i sondaggi) di ottenere la maggioranza al Senato per via della legge elettorale che assegna premi di maggioranza diversi nelle Regioni, rendendo importantissimi i risultati di Lombardia e Sicilia, le regioni più popolose.
Elezioni quasi costituenti, come definite da qualcuno, il cui risultato inciderà nella ridefinizione di alcuni degli assetti istituzionali del nostro impianto democratico.

Negli ultimi due anni l'Arci ha più volte sollecitato il dibattito politico sulle cause e gli effetti della crisi, che non é solo finanziaria ed economica, ma soprattutto sociale e culturale.
Il rischio che in mancanza di risposte e progetti concreti da parte della politica un sentimento indistinto, definito genericamente ‘anti politica’, possa  crescere ancora tra i cittadini, determinando derive populiste, è reale. 
Abbiamo costruito campagne, reti e politiche di settore che hanno provato a mettere in campo azioni concrete di promozione sociale e culturale. Ed é forse in questa particolare situazione che si é sviluppata in tutta l’Arci l'esigenza di un passo ulteriore, di un intervento sociale più forte. Complice da un lato la sensazione di minor ‘lontananza’ dello scranno parlamentare, che può significare sia una persa ‘sacralità’ dell'istituzione parlamentare, anche a causa dei tanti casi di malapolitica, ma che potrebbe anche segnalare una voglia di nuova politica, più vicina ai cittadini, e complice dall'altro lato la scelta di Pd e Sel di organizzare le primarie per la selezione della maggior parte dei candidati, una folta pattuglia di dirigenti dell'Arci nei territori ha scommesso presentandosi alle primarie di questi due partiti. E per alcuni di loro, se l'esito delle elezioni sarà favorevole, si potrebbero aprire le porte del Parlamento. Leggeremo sulle pagine di ArciReport anche le motivazioni personali dei nostri e delle nostre candidate, ma é sicuro che se aggiungiamo a questo quadro la candidatura nel Pd del nostro Presidente nazionale, nel collegio della sua Toscana, capiamo dell'eccezionale situazione in cui l’Arci affronta questa fase elettorale. E' allora importante immaginare da subito come questo patrimonio possa essere messo a frutto per provare a realizzare quel cambiamento e rinnovamento della società e della politica anche da dentro la ‘macchina legislativa’ con la quale abbiamo sempre dovuto confrontarci e scontrarci nella nostra azione. Un lavoro fuori e dentro le istituzioni, che deve però trovare il giusto equilibrio nel rispetto delle Istituzioni, ma anche dell'Arci, provando davvero a sperimentare quell'autonomia politica di cui diciamo di essere portatori sani, soprattutto nell'interesse della difesa dei diritti di cittadinanza e nel rafforzamento del Terzo Settore, anche come modello di sviluppo alternativo economico, del lavoro e della democrazia.
 
Emanuele Patti, presidente ARCI Milano
Info: patti@arci.it
 
(Arcireport n.2 del 15 gennaio 2013)
www.arci.it