Presentazione in anteprima delle tappe in Piemonte della Carovana Antimafie 2014
- DAVIDE BERARDI IN CONCERTO -
Organizzata da ARCI, Libera, Avviso Pubblico con Cgil, Cisl e Uil e con Ligue de l’Enseignement (l’organizzazione francese che si batte per una scuola pubblica e laica), Carovana antimafie festeggia quest’anno i suoi primi vent’anni di vita. Da venti stagioni, Carovana sviluppa i temi della legalità democratica, della giustizia sociale, della partecipazione, dei diritti, dell’eguaglianza sociale, della solidarietà. Lo fa rivolgendosi ai territori, attraverso incontri e iniziative in ognuna delle tappe di cui si compone il suo percorso.
Ciascuna tappa è l’occasione per sviluppare nuovi punti di vista, saldare le esigenze nazionali con le istanze dei territori, fare luce su aspetti inediti o poco conosciuti dei temi affrontati. Così, se l’anno scorso i riflettori di Carovana antimafie erano puntati sui costi dell’illegalità (“Se sai contare inizia a camminare” era il titolo del viaggio 2013), quest’anno si affronterà la tratta di esseri umani, ormai un “core business” della criminalità organizzata, che trova ampie fonti di guadagno nello sfruttamento dei migranti.
IL CONCERTO: DAVIDE BERARDI
Nella storia della canzone d’autore italiana vi e’ stato un filo rosso che, talvolta nascosto, ha sempre legato alla musica popolare tradizionale all’ opera inedita dei cantautori: artisti come Fabrizio De Andre’ e Francesco De Gregori, tra gli altri, hanno sempre attinto al grande lascito della cultura musicale popolare. Oggi un giovane autore muove i suoi passi seguendo questo filo r osso: Davide Berardi, pugliese, 27 anni. Inizia a scrivere i suoi primi brani inediti nel 2001. Dopo alcune esperienze in band rock-pop nei seminterrati del suo paese, dal 2003 si dedica agli studi di canto, parallelamente alle ricerche e alle prime sperimentazioni sulle ballate e i canti popolari della tradizione pugliese. Col tempo, la sua ricerca stilistica, si estende ai suoni di altre latitudini. Grazie alla “scuola” e alle influenze del cantautorato italiano, il tentativo di far convivere testi d’autore con sonorità etniche diventa il punto focale del suo progetto. Si accosta al teatro come attore – cantante: è in scena in MONDO G – Omaggio a Giorgio Gaber (Auditorium, 2008) e in IO PROVO A VOLARE – Omaggio a Domenico Modugno di e con Gianfranco Berardi, pluripremiato allo JOAKIMinterFest di Kragujevac (Belgrado). Inoltre, firma le musiche di scena e partecipa agli spettacoli IO CAMMINO di e con Rita Greco, PROFUMO DI THE AL LIMONE di e con Valentina Rota, ed al docufilm MASSARI’ del regista siciliano Accursio Graffeo
firmando la colonna sonora. Autore, cantante, musicista, alla ricerca continua di una “propria” dimensione dell’etnico e dell’autore, anche grazie ad una personale idea di contaminazione.“Cantinaria“ (2008) è il suo disco d’esordio. Il titolo omaggia la band che ha condiviso i primi anni del suo percorso. Nel 2011 pubblica “Balla ancora” (CM,2011), sintesi
delle più note ballate popolari della tradizione pugliese, rielaborate in un live con gli Appia Ensemble. Nel 2012
pubblica il suo ultimo lavoro “Chi si accontenta muore” (CM)
promosso con il sostegno di Puglia Sounds, un disco di dieci intense ballate, un album di foto dai colori caldi, un diario che contiene gli appunti e le coordinate di un viaggio, in continua evoluzione, in cui si è chiamati a credere in una direzione prima di intraprenderla. Un lavoro che ha voluto coraggiosamente mantenere la sua autenticità e il contatto con le sue radici con uno sguardo attento alla situazione storica del nostro paese. Ne è un esempio il brano “Cinque minuti”, in cui viene descritto il saluto di due cari amici alla stazione, costretti a separarsi per cercare fortuna lontano da casa, tema mai più attuale in questo momento, che vede la migrazione di giovani in cerca di lavoro o “Ninnarella”, che descrive l’inutilità e l’ingiustizia di una guerra che nessun popolo vuole ma che troppo conviene ai poteri forti che si nascondono dietro gli interessi economici. O ancora, in
“Senza dire niente”, ispirata alla storia di Beppe Alfano, giornalista ucciso dalla mafia mentre svolgeva il suo lavoro di inchiesta sui traffici illeciti e infiltrazioni mafiose nella Sicilia degli anni ‘90. All’ album collaborano Roy Paci, in due brani sia come tromba solista che come arrangiatore (in ‘Senza dire niente’ e ‘Mia Terra’) ed Eugenio Bennato, uno degli artefici della riscoperta della musica popolare, voce in “Ninnarella”, con Mario Rosini al pianoforte. Davide Berardi, in particolare in quest’ultimo lavoro, ha unito meravigliosamente i suoi testi ai colori della sua
espressione musicale, influenzati dal suo background di folk, celtica, swing, bossa, tornando sempre, fra scenari arabeggianti e balcanici, a quel “battere e levare” che contraddistingue la musica della sua terra. Terra che ha dato i natali a nomi come Matteo Salvatore e Domenico Modugno, veri e propri punti di riferimento per il cantautore. Attualmente frequenta il corso di “Canto jazz” presso il Conservatorio “G. Paisiello” di Taranto, sotto la guida di Larry Franco. Si esibisce nei teatri, nelle piazze e nei club che capitano sulla sua rotta.
- ingresso riservato ai soci arci -
Via Giacomo Matteotti, 16 (interno cortile) Cirié TO