"Non lasciamo soli Di Matteo e i pm siciliani" - petizione

"Non lasciamo soli Di Matteo e i pm siciliani" - petizione

Creato: Mon, 22/04/2013 - 22:29
"Non lasciamo soli Di Matteo e i pm siciliani" - petizione
Appello ai cittadini e ai parlamentari: "Non lasciamo soli Di Matteo e i pm siciliani"
 
Siamo un gruppo di cittadini preoccupati dalle numerose minacce di morte inviate per lettera anonima, in questi giorni, al PM Nino Di Matteo.
Vogliamo rivolgere un appello alle Istituzioni e ai rappresentanti politici, per sollecitare un'azione di responsabilità a difesa dei magistrati siciliani, e scongiurare così possibili attentati terroristici.
Chiediamo ampio sostegno, con una sottoscrizione all'appello allegato qui, in modo da rendere questa un'azione condivisa da cittadini, associazioni e movimenti, che appartengano alle più diverse estrazioni culturali e che esprimano sensibilità e posizioni eterogenee.
Crediamo che la difesa degli uomini dello Stato prescinda dalle nostre sensibilità e posizioni culturali e che debba quindi essere un dovere di tutti i cittadini.
 
Per dare forza a questo appello dunque, ci rivolgiamo ad associazioni ed esponenti della società, alle forze politiche, alle Istituzioni.
 
Lettera di Appello:
 
A:
Pietro Grasso, Presidente del Senato della Repubblica
Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati
Ai gruppi parlamentari di Camera e Senato
 
A seguito delle gravi missive indirizzate alla Procura di Palermo e in particolare al Pubblico Ministero Nino Di Matteo, da mittenti anonimi; a seguito soprattutto dell’ultima lettera recapitata questa settimana al procuratore di Palermo Francesco Messineo, nella quale si minaccia un attentato ai danni del PM Di Matteo, rivolgiamo un appello, come cittadini italiani, a tutti i Parlamentari e alle Istituzioni.
Siamo preoccupati dal clima intimidatorio che da diverse settimane circonda i magistrati e le forze dell’ordine a Palermo e Caltanissetta, e che sembra suggerire la possibilità di atti terroristici per interrompere il Processo sulla Trattativa Stato-mafia, in corso da diversi mesi a Palermo. Se la memoria è una dote che ci appartiene, essa ci consente di evitare gli errori del passato: non permettiamo che in questo delicato e difficile momento per il nostro Paese, nel vuoto istituzionale e politico che tutti noi viviamo con grande preoccupazione, l’indifferenza o la scarsa attenzione, ci facciano abbassare la guardia di fronte ai possibili pericoli per l’Italia e le sue Istituzioni.
 
Evitiamo il ripetersi di tragedie, come nei gravi anni delle Stragi ’92-’93, nelle quali persero la vita decine di uomini di Stato, per mano mafiosa, perché lasciati soli in momenti di confusione politica e debolezza istituzionale, che potrebbero essere paragonati ai difficili passaggi che l’Italia attraversa anche oggi.
Stringiamoci intorno, in un gesto di solidarietà, a Nino Di Matteo, e agli altri magistrati siciliani, pericolosamente lasciati soli a fronteggiare il pericolo di possibili attentati terroristici, e soprattutto, atto ben più grave per un Paese democratico che protegge i suoi uomini, lasciati soli dai rappresentanti politici e istituzionali, lasciati soli dal resto della Magistratura.
Noi, cittadini, associazioni, movimenti, vogliamo essere vicini agli uomini di Stato che rischiano ogni giorno la vita per difendere il nostro Paese dal cancro della criminalità organizzata, che si battono senza tregua per ricercare la verità sui mandanti delle Stragi italiane, che come noi, si impegnano per far valere la giustizia e il rispetto per la Costituzione.
Chiediamo dunque, alla Politica e alle Istituzioni democratiche, un segnale di solidarietà, una parola di vicinanza, un atto di responsabilità e di presa di posizione, a difesa del PM Nino Di Matteo e degli altri magistrati gravemente minacciati di morte, in modo da evitare il ripetersi del copione già visto negli anni delle Stragi ’92-’93 e scongiurare atti terroristici nel nostro Paese.
 
Promotori: Piera Lepore, Claudio Marchina, Carmen Duca, Morena Capurso, Ferdinando Domè, Antonella Camalleri, Fabio Duca, Gabriele Moroni, Castolo Giannini, Salvatore Bova
 
Primi firmatari:
Sonia Alfano - Presidente Commissione speciale Antimafia del Parlamento Europeo
Salvatore Borsellino - fratello del giudice Paolo
Giulio Cavalli - scrittore, attore e regista
Giulietto Chiesa - giornalista e Fondatore di "Alternativa"
Silvia Resta - giornalista televisiva
Avernino Di Croce - Azione Civile, Presidente "Edizioni Protestanti"
Barbara De Luca (Palermo)
Loris Mazzetti - giornalista, capostruttura Rai3
Giuseppe Caporale - giornalista de La Repubblica
Benny Calasanzio - scrittore e blogger
Bruno Maida - professore Università degli Studi di Torino
Franco Prina - professore Università degli Studi di Torino
Fabio Geda - scrittore
Luca Mercalli - meteorologo e climatologo
Nicola Tranfaglia - storico
Michele Curto - già presidente FLARE Network e associazione Terra del Fuoco
Antonio Cancilla - coordinatore Movimento Arancione Piemonte
Francesca Fornario - giornalista e autrice satirica
Ivan Della Valle - Deputato MoVimento 5 Stelle
Ignazio Messina - Dipartimento Nazionale Agricoltura Italia dei Valori
Fabio Lavagno - Deputato Sinistra Ecologia Libertà
Antonio Pappalardo - referente Azione Civile Piemonte