ARCI Valle Susa sottoscrive la petizione a sostegno della sicurezza di Giulio Cavalli

ARCI Valle Susa sottoscrive la petizione a sostegno della sicurezza di Giulio Cavalli

Creato: Tue, 03/09/2013 - 22:37
Giulio Cavalli
COMUNICATO STAMPA

Dichiarazione di Gabriele Moroni, presidente ARCI Valle Susa

"La delegittimazione è l’arma del duemila, buona per ogni evenienza e applicata nelle sue due modalità: urlata o sotto traccia. 'Mascariare' diceva Totò Riina, isolare, insinuare, rendere poco comprensibile, mescolare e coltivare il dubbio".
Così scrive in questi giorni Giulio Cavalli sul suo blog dopo essere stato suo malgrado al centro di inquietanti rivelazioni del pentito Luigi Bonaventura.

Bonaventura, boss pentito e collaboratore di giustizia ritenuto altamente affidabile da molte Procure, sta rilasciando precise dichiarazioni sui piani della 'Ndrangheta per screditare e quindi eliminare Giulio Cavalli, autore, scrittore ed ex consigliere regionale in Lombardia fortemente attivo nella lotta alla criminalità organizzata, piani che stando alle sue parole vedono la complicità di personaggi politici soprattutto lombardi.

Proprio oggi alla commemorazione di Carlo Alberto Dalla Chiesa suo figlio Nando a proposito delle infiltrazioni della 'Ndrangheta al nord ci ha ammonito con queste parole: "Che nessuna faccia finta di non vedere… nessuno si trovi da solo a lottare contro la ndrangheta".
Noi non vogliamo che Giulio resti solo.

ARCI Valle Susa esprime a Giulio Cavalli tutta la sua solidarietà, amicizia e vicinanza e sottoscrive la petizione lanciata in rete in queste ore per chiedere che le dichiarazioni del pentito Bonaventura vengano verificate e la sicurezza di Giulio e dei suoi familiari garantita.

"In un Paese normale (ma noi non siamo un Paese normale) - dichiarava giorni fa Cavalli a L'Espresso - in questo ultimo mese l’ex boss sarebbe stato trascinato davanti ad un magistrato per dire tutto quello che sa (e tutto in un colpo solo, magari) e ci avrebbero già detto se è folle, sincero, manovrato o coraggiosissimo".

La petizione:
Un boss pentito e collaboratore di Giustizia considerato affidabile rilascia dichiarazioni riguardo un piano per mettere a tacere un uomo di cultura. Dovrebbero scattare subito le procedure di verifica per capire se la protezione di chi è vittima designata di questi piani sia adeguata. Questo non sta avvenendo. Bonaventura parla e disegna precisi e gravissimi scenari. (rif.: 1. http://fanpa.ge/17XWV6p 2. http://fanpa.ge/19W2qaK) Parole che paiono cadere nel vuoto di un silenzio che non è normale. Sono verificabili le parole di Bonaventura? La sicurezza di Cavalli è adeguata? E' possibile, in questo Paese, pensare che chi si è speso per contrastare la criminalità organizzata, meriti almeno di non venire avvolto nell'indifferenza proprio quando le notizie riguardo la sua sicurezza peggiorano? Chiediamo rispose immediate da parte del Governo e dei Ministeri competenti, per non rischiare di trovarci ancora una volta a pensare che si potesse e dovesse fare di più. 

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