Il Clown che Improvvisa

Il Clown che Improvvisa

Creato: Mon, 20/01/2020 - 13:12
di: Torino
Quando:
Sat, 08/02/2020 - 09:00
Sun, 09/02/2020 - 09:00
Il Clown che Improvvisa

INFO
sabato 8 e domenica 9 febbraio 2020
dalle ore 9.00 alle ore 18.00
> Associazione Aurea
Via Santa Giulia 14/C - Torino

Stefano: +39 3383228551
ridiamocilavita@gmail.com

Prenotazione qui:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdNr0LzCJkYEhgxo1dXxdL-fByTtNgRUgfJN7ay_wgfTWY1kg/viewform?usp=sf_link

IL WORKSHOP

“Il clown è un creatore: è l’inventore, il regista e l’interprete di se stesso ed è nel contempo un osservatore acuto e implacabile della realtà, dei costumi, delle contraddizioni della vita. Andare alla ricerca del proprio clown sarà andare alla ricerca di se stessi” Lecoq.

Da una richiesta esplicita di alcuni soci di V.I.P. Torino di un per corso per approfondire lo studio sul clown e quindi su se stessi la proposta è quella di un viaggio attraverso di se, un percorso di sperimentazione.

L’atto creativo non può semplicemente restare sulla superficie della vita, ha bisogno di entrare più in profondità: deve essere capace di rivelare ciò che non è immediatamente visibile, e di accedere a un’altra dimensione.

IL CLOWN, strumento simbolo di questa nuova disciplina, nasce nel circo come tramite empatico con il pubblico. Nell’immensità del mondo circense, restituisce la fragilità del nostro essere umani
Il programma prevede l’approfondimento di:

- CORPO: Imparare a strutturare ed articolare il movimento in uno spazio tridimensionale; la maschera neutra (calma, silenzio ed equilibrio), neutralità che precede l’azione, entrare in uno stato di scoperta, disponibilità e sviluppare la presenza scenica in relazione alo spazio. Studio dinamico della natura al servizio del personaggio. Colori e luci, piante e animali.

- IMPROVVISAZIONE: Scoprire il piacere dello stare in scena attraverso il Gioco. Essere nel presente, azione e reazione, il vuoto, ritmo, timing, sviluppo di temi e creatività. Improvvisare è generosità, energia, concentrazione, attenzione, creatività, fantasia, ritmo.

- MUSICA: la musica è parte di noi, sta intorno a noi, possiamo crearla, sentirla, sperimentarla. Sarà un approccio dinamico alla musica e alla poesia.

- PUBBLICO: imparare a entrare in relazione, abbattere la quarta parete e l’imbarazzo, sentirlo, costruire una relazione. “sentire” chi ha di fronte prima di agire, e vivere a pieno la difficoltà dell’incontro con l’altro, che è fatto d’incertezze, dubbi, ma soprattutto di fragilità.
Incontrare la propria “Identità comica del corpo” significa riconoscere in se stessi la stupidità, che per il clown è un valore alto nella sua comicità. Non si diventa stupidi, si è! Essere stupidi significa stupirsi, significa capire in modo diverso piuttosto che non capire, significa usare gli occhi non per fotografare e analizzare la realtà, ma per accogliere, e rispondere alla necessità del pubblico. Quindi non si tratta di aggiungere, ma togliere, denudarsi da concetti o forma e rendere trasparente lo stare in scena, e questa è una condizione costante e difficile da assumere perché inconsapevole.
Il corpo parla senza le parole.
---------------------------------------------------
Alcuni feedback dello scorso percorso:
"La cosa buffa è che la parte che è venuta fuori è simile a quella che avevo da piccola: voglia di giocare ma imbarazzo nel farlo"

"Il clown è colui che fa ridere mettendo a nudo se stesso, esasperando le proprie caratteristiche senza l'ausilio di particolari strumenti ma solo con la sua fisicità. Clown è libertà, andare oltre i limiti e i giudizi.. indossa una “maschera” ( il naso rosso