STRANAMORE PINEROLO
Morto dal vivo è lo show in cui i grandi autori vivi cantano le canzoni degli autori morti. Ideato e condotto da Puso questo mese per voi il cantautore Abruzzese Domenico Imperato canterà Domenico Modugno.
Domenico Imperato
Domenico Imperato è un cantautore metà uomo e metà chitarra. A 12 anni gli fu regalata la sua prima chitarra e da allora non ha mai smesso di scrivere, cantare e suonare. Vincitore del Premio Fabrizio De Andrè 2014, si è trasformato con il tempo in un esploratore dell’universo della canzone d’autore alla ricerca di metriche, parole, accordi e arpeggi nuovi.
È nato nel tacco dell’Italia ad Acquaviva delle Fonti, da madre pugliese e padre napoletano, ed è cresciuto in Abruzzo a Pescara. Ha vissuto per alcuni anni su un nave dal nome Lusofonia, prima in Portogallo e poi fino alle coste del Brasile. Mentre danzava in un rito di macumba gli è stato detto che nel suo canto c’è qualcosa di moro. Ha cercato con “Postura Libera” di mischiare il suo sangue meridionale in nuove forme di Tropicalismo Mediterraneo. Poi ha deciso di rimettere i piedi sulla sua terra natale.
Il suo secondo disco è un denso cubo rosso con dentro undici storie-canzoni. Se lo carica in spalle come fosse il doveroso fardello di uno che ha scelto di fare il cantautore, e se lo porta a spasso. Quando intuisce la linea d’orizzonte lo poggia a terra, ci sale sopra come fosse un altare, e inizia a scrutare a “Bellavista”.
Puso
Cantautore, autore, monologhista, regista Puso è sulla scena da più di dieci anni. Nel 2010 vince il primo premio del festival buskers "Pelago on the road" e inizia a girare l'Italia con il suo spettacolo satirico dal titolo "Solo seminando molto potrò sperare di essere colto". La sua "Canzone moscia" gli vale il terzo premio al festival della canzone comica sul palco dello Zelig di Milano. Finalista della prima edizione del premio Buscaglione è invitato, tra le altre cose, ad esibirsi al Collisioni Festival e ad Arezzo Wave. Nel 2016 inventa e presenta Morto dal Vivo uno spettacolo in cui gli artisti contemporanei si cimentano in un tributo ad un autore morto che è stato loro d'ispirazione. Amante di Mozart e per questo inguaribile necrofilo, mangia disordinato, soffre di bruxismo, si infila le dita nei cani. E questo nella sola mattinata di sabato sera. Certo, ha anche dei pregi. Ma li nasconde con abilità estrema.
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Il mondo è zeppo di cantautori. Purtroppo sono vivi, per cui non ottengono il successo meritato. Per questo, i più grandi autori di Torino e dintorni, canteranno per voi le canzoni dei grandi del passato che, fortuna vuole per loro, sono oramai trapassati.
Ingresso riservato ai soci ARCI.