Iniziativa su Sanità e Welfare - Torino, 17 aprile 2012 c/o Consiglio Regionale del Piemonte

Iniziativa su Sanità e Welfare - Torino, 17 aprile 2012 c/o Consiglio Regionale del Piemonte

Il Forum Regionale del Terzo Settore in Piemonte, dopo una ampia  discussione, ha deciso di aderire all’iniziativa del 17 aprile p.v. c/o il Consiglio Regionale del Piemonte, per chiedere “certezza di risorse e fondi adeguati  per l’area della integrazione socio-sanitaria e la non autosufficienza”, e “certezza di risorse per le politiche sociali” nella nostra Regione a favore delle persone  più deboli.

Infatti stanno aumentando in modo significativo le persone  non autosufficienti che dovrebbero aver diritto alle cure sia in ambito domiciliare, residenziale e semiresidenziale, così come molta preoccupazione esprimiamo per  quelle fasce di popolazione, quali i minori,  che più di altri  in modo preventivo dovrebbero poter avere la più ampia possibilità di cure e attenzione al fine di prevenire situazioni di disagio, malattie a rischio di cronicità e comportamenti devianti. L’aumento dei processi di povertà delle persone nelle nostre comunità impone la necessità di sollecitare le istituzioni ad individuare tutte quelle possibili soluzioni che sostengano le persone e le loro famiglie ad avere una vita dignitosa e la possibilità di attraversare momenti di crisi anche economica quale quella che il nostro Paese sta vivendo.

Il Forum del Terzo Settore è consapevole che la qualità della vita e della salute dei territori passa attraverso lo sviluppo di politiche sociali e socio-sanitarie volte a sostenere le capacità delle persone e le loro abilità anche residue, e che un territorio che si connota per la presenza e le attività di Terzo Settore esprime coesione sociale e può esprimere sviluppo e crescita anche occupazionale.   

In ogni caso ci pare doveroso precisare che il Forum del Terzo Settore trae principio sulla condivisione del modello di sussidiarietà tra pubblico e privato sociale noprofit, per cui ritiene che le nostre organizzazioni esercitino una funzione pubblica, e che tale modello oggi rischia di non essere sufficientemente compreso e valorizzato.  Peraltro la questione della scarsità di risorse economiche del nostro Stato impone, oltre che una loro migliore redistribuzione e priorità di intervento, la necessità di definire un modello di Welfare più equo per le persone, la necessità di compartecipare alla spesa da parte dei cittadini secondo le proprie possibilità economiche, e la definizione di livelli esigibili di prestazioni e di servizi anche in ambito sociale.   

"Trentamila Piemontesi non autosufficienti - scrive il comitato promotore dell'iniziativa - sono in lista d'attesa: non viene nessuna risposta dal Piano Sanitario Regionale appena approvato".
In base alle leggi vigenti chi è malato cronico e/o ha gravi handicap invalidanti ha diritto a ricevere dal Servizio sanitario regionale cure domiciliari, compresi aiuti economici, accesso a centri diurni e/o ricoveri convenzionati con residenze socio-sanitarie.
"Dal mese di aprile 2010 (insediamento Giunta Cota) - prosegue il comunicato - tutte le nuove richieste di prestazioni sono state bloccate o fortemente ritardate anche per i casi di emergenza con risparmi stimati intorno ai 300 milioni di euro: c’è una vera lotta agli sprechi o una semplice riduzione dei costi a scapito di chi non può difendersi?"

Per questo le oltre cento Organizzazioni di volontariato e del Terzo settore firmatarie della 2a Petizione popolare (oltre 13 mila firme già consegnate al Presidente Roberto Cota) hanno indetto una iniziativa per:

MARTEDÌ 17 APRILE 2012 ore 10,30 – 12,30
DAVANTI AL CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE

VIA ALFIERI 15 - TORINO
www.fondazionepromozionesociale.it