Mostra d'arte di Giacomo Rosato "Opinioni dei mai visti", foto su tela.
"Amerei il cinema se potessi prolungare allo sfinimento i singoli fotogrammi facendo nel contempo proseguire la storia, ascoltare la musica e le parole. La mia ricerca fotografica è sostanzialmente basata su questo, la rappresentazione di un momento, cinema statico, un istante a un certo punto di una storia; una storia che, però, cerco di non svelare mai fino in fondo. Sono foto intrise di riferimenti musicali, copertine di dischi, aforismi, influenze pittoriche, da Bosh al Surrelismo, dal Romanticismo tedesco a Hopper. é una via alternativa per fare musica e pittura, per chi è geneticamente poco incline alla manualità".
Durante l'inaugurazione e a seguire Ramon Moro
Ramon Moro è un artista che ci riporta indietro nel tempo, quando gli artisti ci descrivevano le sofferenze della propria epoca e non potevano sottrarvisi perché la loro arte ne era pregna, trombettista decisamente singolare, con un’ impronta stilistica di confine, individuabile in ogni occasione e collaborazione per il suono visionario e immaginifico. A rafforzare il suo stile, l’uso dell’elettronica analogico collegata ad un amplificatore a valvole, che permette di trasformare le timbriche dello strumento a fiato in modo originalissimo e imprevedibile.
In questi ultimi quindici anni lo abbiamo visto lavorare in ambiti jazzistici, sperimentazioni elettroniche, pura improvvisazione, supporto per band rock, preziosi interventi su album di musica leggera e cantautorale. Coraggioso sostenitore dell’ universo copyleft ha pubblicato in freedownload il primo album in solo magma per la innovativa nel panorama della musica strumentale.
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