I Marduk nascono in Svezia, grazie allo storico chitarrista della band Morgan. La leggendaria formazione, dopo essersi costruita una stereotipata figura di neri guerrieri devoti alla nera madre, dalle facce dipinte e armati di asce bipenni, spadoni a due mani, grande musica e tanta rabbia, muove i suoi primi passi, pubblicando nel 1991 il demo “Fuck me Jesus”.
Nel 1992 pubblicano il primo album “Dark Endless”, seguito da “Those of the Unlight” (1993) ma è con “Opus Nocturne” (1994) che si rendono noti alla critica e sfornano il loro album più completo. Dopo “Heaven Shall Burn… When We Are Gathered” (1996) , molto importante per la loro carriera risulta essere “Nightwing” (1998): questo disco presenta classiche sfuriate black violentissime in puro stile black metal con i tipici testi a sfondo satanico ma per la prima volta viene presentato un accenno di concept album: la seconda metà dell’opera è contraddistinta dagli ultimi cinque brani, tutti collegati fra loro, e narra la vera storia di Vlad Tepes, oscuro signore dell’antica Valacchia che, noto per la sua crudeltà, diede vita alla leggenda del conte Dracula. Questo album sarà il primo di una trilogia che, a detta della band, esprime la filosofia del vero Black Metal: una trilogia formata da Sangue, Guerra e Morte. “Nightwing” è il sangue, il successivo “Panzer Division Marduk” la guerra quindi “La Grande Danse Macabre” la morte. Nel 1999 esplodono letteralmente con “Panzer Division Marduk”, che secondo le intenzioni della band dovrebbe essere l’episodio più feroce della loro carriera; in effetti il risultato finale risulta essere per il black metal quello che fu “Reign in Blood” degli Slayer per il Thrash metal ma comunque non alla sua altezza: disco brevissimo, nessun rallentamento esecutivo e una ferocia musicale assurda. Per apprezzarne l’indubbio valore bisogna però essere altamente preparati a sonorità di questo tipo: un incauto ascoltatore sarebbe in effetti intimidito da tanta tracotanza. I quattro partono per un tour mondiale che li vedrà impegnati per un anno. Nel 2001 esce “La Grande Danse Macabre”. Da citare nel 2003 anche l’album “World Funeral”. Da qui in poi i Marduk diventano uno dei gruppi leggendari del black metal e vengono rivalutati anche i loro dischi precedenti.
Fanno grandi esibizioni live in Europa e in altre regioni del mondo. Purtroppo in breve tempo il batterista Fredrik Andersson lascia la band, così l’anno dopo il cantante Legion è costretto ad andarsene (causa la nascita di sua figlia), e poi il bassista B.War (che si trasferisce nagli U.S.A).
Morgan recluta alla voce Mortuus, Devo (ex chitarrista degli albori) al basso e Emil alla batteria.
I nuovi Marduk pubblicano un album nel 2004 chiamato Plague Angel e un live “Live in Warshau”; dal 2006 sono entrati in studio per registrare il loro decimo album, il cui titolo è “Rom 5:12”; quest’album rappresenta una svolta per il sound dei Marduk, svolta che ha fatto storcere il naso a molti dei fan di vecchia data, mentre secondo altri questo è un cambiamento necessario in quanto i Marduk si erano da troppo tempo assestati sul loro sound tipico cadendo nella ripetitività.
I Marduk sono una delle poche band Svedesi che hanno saputo col tempo definire una musica e un pensiero autonomo di tipo prettamente ontologico, tali da poter avvallare l’opprimente dominio del cosiddetto “True Norwegian Black Metal” nella scena Scandinava. I Marduk suonano la musica più grezza, brutale e blasfema possibile, che ben si presta a veicolare il suo messaggio anticristiano, recluta in formazione.
Nel 2005 per festeggiare i quindici anni di carriera la band produsse un altro live album, registrato durante una data in Polonia nel tour di “Plague Angel” ed intitolato Warschau: l'uso della parola tedesca per Varsavia e la copertina con le rovine richiamano alla distruzione della città al termine della rivolta del generale Komorowski. Sul finire del 2006 il gruppo rientra per la preparazione del decimo album. Anche questa volta però dietro l’angolo ci fu un’altra dipartita: il batterista Dragutinovic lasciò il gruppo per essere poi sostituito da Lars Broddesson. Nell’aprile del 2007 è la volta di Rom 5:12, decimo album che rappresenta una svolta per il sound dei Marduk, svolta che ha fatto storcere il naso a molti dei fan di vecchia data, mentre secondo altri questo è un cambiamento necessario in quanto i Marduk si erano da troppo tempo assestati sul loro sound tipico cadendo nella ripetitività. Nel 2009 con Wormwood la band svedese prosegue sul sentiero dell'innovazione, proponendo all'interno del disco diverse tracce "midtempo" che costruiscono un'atmosfera minacciosa e oppressiva, comunque nell'album sono presenti numerose canzoni che mantengono ancora quella velocità cupa e distruttiva e nell'insieme si può giudicare quest'ultimo lavoro come uno degli album più riusciti nella lunga discografia dei Marduk assieme al precedente Rom 5:12.
“Serpent Sermon” segue, a tre anni di distanza, l’oscuro e contorto “Wormwood”: le anticipazioni dell’EP “Iron Dawn” del 2011 ed il singolo “Souls For Belial” non lasciavano presagire una release così violenta come questo entusiasmante “Serpent Sermon”. I Marduk, una delle black metal band che di più sta influenzando la scena internazionale da una ventina d’anni a questa parte, pur suonando il medesimo black metal devastante sin dal primo album, riescono pur sempre a stupire l’ascoltatore con delle varianti interessantissime. Mentre il precedente “Wormwood” era un album incredibilmente occulto, intricato e tenebroso, il nuovo “Serpent Sermon” si illumina di una luce divina blasfema, riscatta l’animo battagliero da sempre vivo nei membri dei Marduk e rispolvera qualche vecchia soluzione vincente tipica del ‘sound Marduk’.
I quattro cavalieri dell’Apocalisse sono riusciti a scrivere ancora una volta degli ottimi brani, violentissimi e molto diversi tra loro, forse per questo motivo il nuovo “Serpent Sermon”, se bisogna per forza di cose accostarlo ad uno dei vecchi lavori della band, può ricordare nella sua struttura caleidoscopica “Rom 5:12″. Ascoltate in religioso silenzio il sermone del Diavolo!
Ps: I Marduk sono spesso considerati un gruppo di matrice nazionalsocialista a causa di un album dedicato alla seconda guerra mondiale e al movimento politico in questione, Panzer Division Marduk. Ad ogni modo, il fondatore Morgan Håkansson ha dichiarato di non essere un seguace del nazismo, ma solo un appassionato della sua storia.
Le stesse cazzate che si son sentite nel corso degli anni a proposito di vari personaggi, da Lucio Battisti ai Laibach, dagli Slayer ai Motorhead...
Ingresso riservato ai soci Arci.