Nasce una nuova leggenda metropolitana. Così come esiste il Mal d’Africa a Torino è stato scoperto il Mal di Torino. Una malattia dell’anima. Una malia. Un sentimento indefinibile che impedisce quasi a chiunque di lasciare completamente la città e che fa venir voglia di ritornare tutte le volte che si è lontani.
Torino come un continente mentale. All’interno del quale si muove un giornalista detective che incontra per caso Solomon Epstin, il misterioso filosofo che gli rivela di essere entrato in possesso degli ultimi scritti di Lombroso, scomparsi subito dopo la sua morte. Rimasti incompiuti, in quei preziosi documenti l’anticipatore della moderna criminologia annota i suoi sorprendenti studi sul Mal di Torino. Tra interviste realizzate realmente con alcuni torinesi doc quali Bruno Gambarotta, Marco Ponti, Fabio Geda, Max Casacci, Alberto Salza, Michele Di Mauro e molti altri e pezzi di fiction metropolitana in una Torino trasfigurata tra il noir e l’inchiostro della cronaca spicciola, il protagonista si lancia alla ricerca dei perduti scritti lombrosiani.
Ne viene fuori un ritratto affascinante di Torino, ma più in generale un’analisi in profondità delle suggestioni che legano lo spirito ai luoghi geografici in cui viviamo. Un grande viaggio attraverso le pieghe di una città-paradigma, in cui realtà e finzione camminano a braccetto lungo una sottilissima linea di confine. Un appuntamento al buio che conquisterà anche i non torinesi.
Fabrizio Vespa, giornalista, dj e voce storica di programmi RAI come Suoni & ultrasuoni e Rai Stereonotte, è il fondatore dell’agenzia Globular Prossima Comunicazione. È autore (con Marco Magnone, Edoardo Bergamin e L’altra Torino (Espress edizioni 2011).
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